Le cinque leggende

Di
Share

Cinque personaggi in cerca di fiducia nei loro confronti, cinque messaggeri di speranza e immaginazione che vengono chiamati a raccolta dall’Uomo della Luna, il saggio osservatore del mondo, per unire le loro forze contro Pitch Black (l’Uomo nero), l’essere malvagio per eccellenza, deciso a tramutare i sogni dei più piccoli in orrendi incubi. Dentolina dirige uno sciame di fatine volanti addette a recuperare i denti da latte dei bambini, lasciando sempre una moneta in cambio; Sandy, l’uomo di sabbia, vola qua e là spargendo una scia dorata portatrice di sogni incantati nel sonno dei più piccoli; Nord, che poi è Babbo Natale, con uno spiccato accento russo e i bicipiti tatuati; e Calmoniglio, il coniglio pasquale, che dispensa uova in giro per il mondo quando la sua festa si avvicina. E poi ce n’è un altro: Jack Frost, adolescente irrequieto portatore di ghiaccio e neve. Riusciranno i nostri eroi a convincere i bambini a credere in loro?



Basato sui romanzi di William Joyce e presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma (QUI trovate il resoconto dell’incontro con Peter Ramsey e con il produttore esecutivo Guillermo Del Toro) Le cinque leggende rilegge e reinterpreta il conflitto primordiale ancestrale per eccellenza, quello tra Bene e Male, e lo fa con tutta la creatività e la poesia di cui la DreamWorks si è fatta portatrice e sperimentatrice negli anni. Lanciando un messaggio non tanto originale quanto sempre efficace, la favola di questi cinque “Avengers” dell’animazione punta tutto sulla fiducia e sulla magia che da questa può nascere. I Guardiani hanno bisogno che i bambini credano in loro, altrimenti rischiano di svanire, proprio come i sogni che sono chiamati a difendere dal perfido Pitch.

Abile nell’amalgamare cinque personaggi individualmente forti e già ben delineati, soprattutto nell’immaginario collettivo dei paesi anglosassoni, Peter Ramsey riesce a conferire ritmo e fluidità alla pellicola attraverso un ampio utilizzo di piani sequenza. Si tratta di un linguaggio piuttosto insolito da utilizzare per un cartoon che però funziona e conferisce alle immagini animate una veridicità degna di un live action. Ed è omaggiando il cinema di azione (e la saga di Bourne in primis, anche perché Ramsey si è fatto le ossa lavorando come storyboarder di pellicole come Independence Day, L’Incredibile Hulk e Minority Report, prima di approdare alla DreamWorks) e prendendo spunto da quest’ultimo che Le cinque leggende strizza l’occhio anche ad un pubblico più adulto, risultando un prodotto ideale per tutta la famiglia.

Voto 7

Share

Comments

About author

Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

1 + 8 =

Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Chiudi