MIA Market 2019: la quinta edizione sarà dal 16 al 20 ottobre
— 2 giugno 2019Torna l’appuntamento per i leader dell’industria audiovisiva.
Anita Ekberg, la diva de La Dolce Vita di Federico Fellini, è morta questa mattina nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, ai Castelli romani, dove era ricoverata da tempo. L’attrice svedese aveva 83 anni e da anni si era trasferita a Genzano.
Nata a Malmö in Svezia il 29 settembre del 1931, Kerstin Anita Marianne Ekberg viene eletta Miss Svezia nel 1950 e subito dopo si trasferisce negli Stati Uniti per partecipare a Miss Universo. Non vince il concorso ma viene introdotta nel mondo del cinema dal produttore Howard Hughes. Qui lavora con Jerry Lewis e Dean Martin in Artisti e modelle del 1955 e l’anno dopo, nel 1956, è protagonista dell’ultimo film della coppia Hollywood o morte! diretto da Frank Tashlin. Un ruolo che le fa vincere un Golden Globe come miglior attrice emergente.
Sempre nel 1956 King Vidor le affida una parte nel kolossal Guerra e pace e, prima de La dolce vita (1960), recita anche in Nel segno di Roma (1958), diretto da Guido Brignone dove interpreta il ruolo della regina Zenobia che si ribella all’Impero Romano.
Dopo il suolo di Sylvia in La dolce vita, il rapporto lavorativo tra Anita Ekberg e Federico Fellini diventa intenso. La formosa attrice svedese recita in Boccaccio 70 (1962), ; ne I clown (1970) dove interpreta se stessa e ne L’intervista (1987). Ma la sua carriera cinematografica, a parte quel periodo in cui torna negli Stati Uniti (è il 1963) e recita ne I 4 del Texas di Robert Aldrich accanto a Dean Martin, Frank Sinatra, Ursula Andress, Charles Bronson e e accanto a Bob Hope in Chiamami Buana, si concentra per lo più in Italia. La vediamo ad esempio in Scusi, lei è favorevole o contrario di Alberto Sordi (1966), La sfinge d’oro di Luigi Scattini (1967), Sette volte donna di Vittorio De Sica (1967). Dagli anni Settanta recita in film che si inseriscono nel genere della commedia sexy come Casa d’appuntamento (1972) con Barbara Bouchet, nello spaghetti western La lunga cavalcata della vendetta (1972) con Richard Harrison e nel thriller Suor Omicidi (1979) di Giulio Berruti in cui interpreta il ruolo di suor Gertrud che, dopo un delicato intervento al cervello viene sottoposta a una cura a base di morfina, diventa tossicodipendente assumendo un comportamento squilibrato.
Negli anni Ottanta e Novanta i ruoli della Ekberg cambiano e la ritroviamo in Cicciabomba (1982) con Donatella Rettore, Il conte Max (1991) di e con Christian De Sica, Cattive ragazze (1992) di Marina Ripa di Meana, Bambola (1996) di Bigas Luna con Valeria Marini. Quanto alla sua vita privata, dal 1956 al 1959 era stata sposata con l’attore inglese Anthony Steel e dal 1963 al 1975 con il collega statunitense Rik Van Nutter. Ma nell’arco della sua vita le sono stati attribuiti diversi flirt, con Gianni Agnelli e Dino Risi. Nel 2011 aveva chiesto aiuto alla Fondazione Fellini per ricevere sostegno economico, viste le sue precarie condizioni di salute non avendo né figli né parenti in Italia. Già da anni viveva nella casa di cura dei Castelli romani dove è morta oggi.
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