L’aspetto politico della morte di Pier Paolo Pasolini non è stato mai affrontato. Parte da questo assunto il regista David Grieco per raccontare gli ultimi giorni di vita del poeta, regista, scrittore e drammaturgo nel suo film, La macchinazione che arriverà elle sale il 24 marzo ed è tratto dal libro scritto dallo stesso Grieco La macchinazione. Pasolini. La verità sulla morte edito da Rizzoli. Oltre che a far parlare di uno dei delitti più controversi del secolo scorso, la pellicola interpretata da Massimo Ranieri e da Libero De Rienzo, sarà anche uno strumento utile per promuovere la riapertura del caso, sull’onda delle 11mila firme raccolte per la petizione lanciata su Change.org e consegnate a Laura Boldrini qualche settimana fa. Lo scopo, quello di far approvare al Parlamento la proposta di legge che istituisca una Commissione d’inchiesta monocamerale sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini.
Ne La macchinazione, tutto inizia nell’estate del ’75, con Pasolini che sta montando il controverso Salò o le 120 giornate di Sodoma. Nel frattempo, è al lavoro su Petrolio e frequenta un ragazzo di nome Pino Pelosi, un giovane della borgata, lo stesso ambiente dove comincia a muovere i primi passi la Banda della Magliana. Il 26 agosto, dall’edificio della Technicolor viene sottratto il negativo di Salò. Da quel momento, scatta la trappola mortale che porterà Pasolini all’Idroscalo e alla sua tragica fine.
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