Il film “maledetto” di Michael Cimino arriva nelle sale italiane: a poche settimane dalla scomparsa del regista, avvenuta lo scorso 2 luglio, la Cineteca di Bologna porta in sala I cancelli del cielo nella versione director’s cut di 216 minuti, restaurata da Criterion con la supervisione dello stesso Cimino.
Il film, considerato maledetto perché, con i suoi 44 milioni di dollari di costi di produzione e i soli tre milioni di incassi, contribuì in maniera determinante (insieme a Stardust memories di Woody Allen) al fallimento della United Artists, sarà nelle sale italiane dal 25 agosto, inaugurando la quarta stagione del progetto della Cineteca di Bologna “Il Cinema Ritrovato. Al cinema” per la distribuzione dei classici restaurati (QUI verrà pubblicato a breve l’elenco delle sale che aderiscono all’iniziativa).
Ispirato alla guerra della Contea di Johnson (Wyoming) e incentrato sul mito della frontiera americana, destrutturata nella sua vera realtà grondante di sangue, I cancelli del cielo mette in scena in forma di kolossal epico la lotta fra i proprietari terrieri e gli immigrati europei: un tema che ancora oggi, cambiati i protagonisti, risulta quantomai attuale. Film apertamente politico, proprio dalla politica fu boicottato, consegnandolo a una storia tragica: bollato come un obbrobrio dalla critica prima ancora della sua uscita in sala (“I cancelli del cielo è un fallimento così totale che si potrebbe sospettare che Cimino abbia venduto l’anima al diavolo per ottenere il successo de “Il cacciatore” e che ora il diavolo sia passato a riscuotere“; oppure: “La visione del film è paragonabile a una camminata forzata e lunga quattro ore all’interno di un salotto“), ritirato dopo una sola settimana dai cinema di tutto il mondo per i continui ostruzionismi, Heaven’s Gate invece che spalancare nuovamente le porte del Paradiso a Cimino, gli aprì quelle dell’Inferno, portandolo all’isolamento da Hollywood per quasi sei anni e affossando irrimediabilmente la sua carriera.
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