Che cosa accadrà al personaggio di Leia Organa nei prossimi film di Star Wars?

Di Carolina Tocci
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SPOLIER ALERT! SE NON AVETE VISTO IL RISVEGLIO DELLA FORZA E ROGUE ONE E AVETE INTENZIONE DI FARLO, EVITATE DI LEGGERE.



La notizia che ieri ha colto di sorpresa milioni di fan di Star Wars e non solo, la prematura scomparsa di Carrie Fisher, non è stato solo un triste, tristissimo annuncio, ma ha posto anche delle problematiche di tipo logistico per i prossimi Star Wars movie (due dei quali usciranno nel 2017 e nel 2019).

Ne Il Risveglio della Forza, ovvero Star Wars: Episodio VII, uscito nelle sale a dicembre 2015, Leia Organa aveva un ruolo piuttosto importante e a fine pellicola si intuiva che il suo personaggio avrebbe avuto ancora un bel po’ di cose da fare. Ora, per quanto riguarda il primo dei due film (Episodio VIII, titolo provvisorio, che uscirà nel 2017 e sarà diretto da Rian Johnson), è già in fase di post-produzione: quindi le riprese sono terminate e il problema non si pone. Ma il film previsto per il 2019, diretto da Colin Trevorrow, deve essere ancora girato e la presenza di Carrie Fisher non solo era prevista, ma sembra che fosse anche particolarmente rilevante, anche perché ora Leia è diventata il Generale Organa, capo della Resistenza. Quindi? Che cosa succederà?

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Carrie Fisher e Harrison Ford ne Il risveglio della Forza

Una delle opzioni possibili sarebbe di estendere la morte dell’attrice al personaggio che interpretava: dopo la scomparsa di Han Solo, verrebbe così a mancare anche Leia Organa e questa sarebbe una possibilità. La cosa potrebbe avvenire sia nel film in arrivo nel 2017 (rigirando alcune scene) sia in quello del 2019, ancora da girare.

Oppure si potrebbe scegliere un’altra attrice al posto di Carrie Fisher, per far sì che il personaggio continui a vivere. Una cosa del genere è accaduta in Harry Potter: dopo la morte di Richard Harris, che aveva interpretato Albus Silente nei primi due film, il personaggio ha continuato ad essere interpretato da Michael Gambon. Difficilmente questa soluzione piacerà ai fan, e a ragione, dato che Carrie Fisher era di fatto la Principessa Leia e nessuna altra attrice potrebbe prendere il suo posto nel cuore degli starwarsiani.

Non rimane, allora, che un massiccio utilizzo della CGI per ricreare digitalmente il personaggio di Leia al computer e farla “rivivere” sul Grande Schermo. Anche questa opzione non è così facile da valutare. A parte il discorso puramente etico (è successo con Paul Walker in Fast & Furious 7, ma lì c’erano i due fratelli dell’attore, Caleb e Cody, entrambi molto somiglianti a Paul, che acconsentirono a essere coinvolti nella produzione del film, con conseguente slittamento di release di un anno),  bisogna considerare anche i problemi di tipo tecnico.

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Peter Cushing in Rogue One: A Star Wars Story

In Rogue One, il primo spin off ufficiale di Star Wars uscito pochi giorni fa e ancora nelle sale, questo tipo di discorso è stato fatto per il personaggio del Grand Moff Wilhuff Tarkin (Governatore Tarchill nella versione italiana) che compariva già nel primo film della saga ed era interpretato da Peter Cushing, morto nel 1994. Le sue sembianze sono state ricreate al computer a partire dalle sue vecchie scene di Una nuova speranza e poi applicate sui movimenti di unattore che ha formalmente recitato il ruolo sul set (l’inglese Guy Henry). Potrebbe accadere lo stesso anche per Leia Organa?

La decisione che andrà presa in casa Disney non è affatto semplice e influirà non poco sugli sviluppi narrativi dei prossimi Star Wars movie. Quello che è certo è che ad oggi la CGI potrebbe permettere agli sceneggiatori di scrivere un degno finale e consentire un’adeguata uscita di scena alla principessa Leia Organa. Chissà, forse anche Carrie Fisher approverebbe.

 

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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