Nicolas Cage, un cattivo a Venezia

Di Carolina Tocci
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Incarna perfettamente la corruzione fisica e mentale del personaggio che interpreta, Nicolas Cage, che afferma di sentirsi completamente a proprio agio nell’atmosfera del Festival di Venezia. Le sue origini italiane (i suoi bisnonni erano della provincia di Matera) non tardano a venir fuori, anche se il suo “Buongiorno, como stai?” è inconfondibilmente americano.
La rilettura proposta da Werner Herzog de Il cattivo tenente di Abel Ferrara è del tutto personale. Le differenze tra i due film sono piuttosto evidenti, basti pensare che la sola cosa che li collega è il personaggio di Terence McDonagh, poliziotto corrotto e autolesionista. Nel film di Ferrara, lo interpretava un Harvey Keitel mai così cinico, in quello di Herzog ha le fattezze di Nicolas Cage. Due modi differenti di approcciarsi a un ruolo del genere, entrambi molto forti e di sicuro impatto sul pubblico. Cage è piuttosto convincente a interpretare personaggi allo sbando (nei panni dello sceneggiatore alcolizzato di Via da Las Vegas è riuscito a portarsi a casa anche un Oscar), e il suo Terrence McDonagh è proprio uno di questi. Assiduo consumatore di crack, antidolorifici e cocaina, mostra una cattiveria affatto assoluta, ma piuttosto derivata dal proprio masochismo. A un personaggio così instabile, non poteva mancare una compagnia femminile che lo fosse altrettanto: la sua fidanzata, di professione prostituta, interpretata da un’ammiccante Eva Mendez. Ecco cosa ci ha raccontato.

Ci è capitato spesso di vederti interpretare ruoli scomodi e piuttosto borderline. Quello di Terence McDonagh non fa eccezione. Quand’è che hai capito che il “cattivo tenente” ti era entrato dentro?
Una premessa. Al momento non faccio uso di sostanze stupefacenti. Ma qualche decennio fa ho sperimentato qualcosa… Insomma, qualche bicchiere… Oggi, rievocando quelle esperienze, ho utilizzato la mia mente sobria come filtro dei miei ricordi passati. E poi ho selezionato quelli che meglio si adattavano alle esigenze richieste da questa interpretazione. E’ stato un momento molto intenso a livello emotivo. Ma mi ha dato la carica per affrontare un personaggio così netto.




Eva Mendez è una delle attrici più sexy di Hollywood. Com’è stato lavorare con lei?

Per me Eva è come una sorella… [ride]. Quando eravamo sul set mi preoccupavo per lei, se fosse troppo stanca dopo una scena … E’ la seconda volta che lavoriamo insieme, e quando abbiamo girato Ghost Rider ho avuto modo di apprezzarla come persona e come attrice, oltre che come bellezza.

Quanto ti ha influenzato l’aver girato il film  New Orleans? Dicono che sia una città magica, per certi aspetti.

E’ vero. E’ davvero magica. Herzog è riuscito a trasmettermi lo spirito musicale di New Orleans. E’ una citta fantastica, se ci vai la musica non può non entrarti nel sangue. E Werner ha intuito le potenzialità che questo ininterrotto brusio musicale che c’è lì poteva avere su noi attori. E l’ha utilizzato al meglio. Mia mamma era una ballerina di danza moderna, e ho sempre prestato un’attenzione particolare al modo in cui mi muovo quando lavoro. Sul set sperimento molto con il corpo e con la voce. Adoro l’idea di essere un personaggio per qualche ora, per poi appendere la maschera e tornare a casa con la faccia libera dal personaggio che fino a pochi minuti prima si era completamente impossessato di me.

Cosa ti è rimasto di questa esperienza?
Mi ha dato da pensare… Ho avuto delle conferme, mentre giravo Il cattivo tenente. Ad esempio ho capito che il mio essere sempre alla ricerca di nuovi modi di espressione è la strada che devo perseguire, almeno in questo momento. Quando fai questo lavoro da trent’anni, cerchi sempre di reinventarti, ma se non trovi da solo il modo di farlo, devi andare a cercalo in altri luoghi che possono anche apparire strani e lontani da te. Con Werner e il suo film, è successo questo. Tanti stimoli e la possibilità di rinascere artisticamente. Non c’è niente di più entusiasmante.

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Carolina Tocci

Giornalista freelance e blogger, un giorno le è venuta l'idea di aprire questo sito. Scrive di cinema e gossip e nel buio di una sala cinematografica si sente a casa.

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