Noi
— 4 aprile 2019Jordan Peele confeziona un horror ricco di suggestioni che valica il genere e ci costringe a guardare in faccia il nostro peggior nemico. Noi stessi.
Un film di fantascienza sociale: questo è in fin dei conti District 9, lavoro del neozelandese Neill Blomkamp (prodotto da Peter Jackson) che racconta l’emarginazione di un gruppo di alieni atterrato sulla Terra e confinato in una sorta di ghetto bidonville a Johannesburg. Gli alieni vorrebbero solamente tornare a casa, ma si trovano a condividere la propria esistenza con gli esseri umani che li detestano e che li emarginano rendendoli obiettivo di tutti i loro istinti xenofobi.
La metafora è chiara e spesso anche fin troppo lineare, ma qui il film stupisce. Bloomkamp non sceglie un solo modo per raccontare l’emarginazione aliena, ma spazia dal documentario all’action movie sfruttando diverse forme di ripresa, dalle videocamere amatoriali ai cellulari, condendo il tutto con effetti speciali di scuola neozelandese ad ottimi livelli. Il film convince e fa riflettere, oltre a essere cinema ispirato e ben ragionato. Da vedere.
Voto 8
Per offrirti il miglior servizio possibile il sito utilizza i cookie. Proseguendo la navigazione, ci autorizzi a memorizzare ed accedere ai cookies di questo sito web. Leggi l'informativa
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.
1 Comment
Bel film.
Qualcosa di nuovo.
Da vedere assolutamente al cinema per gustarne i diversi stili di ripresa.