Inaugurata ieri la quarta edizione del Festival Internazionale del film di Roma. L’incipit quest’anno è stato piuttosto coraggioso, dato che la prima pellicola In Concorso è stata Triage, l’ultimo lavoro di Denis Tanovic, tratto dal romanzo di Scott Anderson.
Ormai amico del festival, dopo la presidenza della giuria nell’edizione dello scorso anno, Denis Tanovic ha voluto un cast di stelle per dar vita al suo progetto. Ci sono Paz Vega, il suo attore feticcio Brank Djuric (No Man’s Land), Colin Farrell e anche il vecchio Christopher Lee. La storia di reducismo che Tanovic racconta, non ha al centro un soldato appena uscito da un’esperienza bellica, bensì un fotografo (un bravissimo Farrell). Non è più la guerra il fulcro attorno al quale si snoda la sceneggiatura, ma gli effetti che questa può avere su chi la vive in prima persona.
“Non tutti reagiscono allo stesso modo”, asserisce il regista bosniaco. “Alcuni sono colpiti da certe cose e altri da altre. Io personalmente, Dopo essere sopravvissuto alla guerra, mi lascio coinvolgere da tutti i conflitti. Ecco perché l’anno scorso sono andato a Kabul a costruire un cinema, credo che sia una delle cose più importanti per la popolazione civile. Ho trovato una cassetta l’altro giorno a casa mia, non mi ricordavo cosa contenesse. Ho iniziato a guardarla e ho visto immagini di guerra girate da me. Ho dovuto interrompere, non ce la facevo”.
Ieri sera, poco prima della proiezione ufficiale del film, Paz Vega e Christopher Lee si sono fermati a lungo a firmare autografi sul red carpet.
C’è attesa, questa sera, per la proiezione del primo film italiano In Concorso, Viola di mare, di Donatella Maiorca. La storia di un amore lesbico che sfida le rigide strutture patriarcali della Sicilia risorgimentale è ben interpretata dalle due protagoniste Valeria Solarino e Isabella Ragonese. Un film audace, anche se ricorda un po’ troppo da vicino alcune scadenti fiction nostrane.
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